mercoledì 30 marzo 2011

La Morte o Giù di Lì

Din Don.

- Si, chi è?
- Salve, sono la Morte. Ci siamo sentiti qualche giorno fa per telefono, si ricorda?
- Oh, certo certo. Venga pure dentro. Le posso offrire qualcosa? Un the? Un gingerino?
- No, grazie. Non bevo mai quando sono in servizio.
- Si accomodi, prego. Non faccia caso al disordine. Non mi aspettavo una visita così presto.
- Lo so e mi scuso per essere capitato qui all'improvviso, ma avevo un lavoro da queste parti e ne ho approfittato per risparmiare tempo.
- Ah, e che lavoro fa? Oh, che sciocca...
- Sa che le dico? Un the lo prendo volentieri.

- Ecco qui. Ci vuole latte o limone?
- Una goccia di limone, grazie.
- Zucchero?
- Due cucchiaini.
- Bene. Se posso fare altro.
- Ben gentile ma il the va benissimo. Parlando di cose serie: è pronta?
- Lei è una che va subito al sodo. Che posso dirle? Si è mai veramente pronti? Penso di sì. Cioè, non ho conti in sospeso con nessuno, non ho debiti da pagare né crediti da riscuotere. Ho detto a tutti che sarei partita per un lungo viaggio, ma non è che mi senta entusiasta.
- Capisco. Ha ancora qualcosa da fare.
- Non in particolare. Ma ci sarebbero un sacco di cose. Vedere posti, conoscere persone.
- Suo figlio?
- Lui sa cosa fare quando non ci sarò più. Ho lasciato tutto scritto, comunque.
- E suo padre?
- Come fa a..? Mi scusi, a volte dimentico con chi sto parlando. Sarà il vestito. Ma sa che tutti i film e i quadri non le rendono giustizia? Mi son sempre chiesta il perché del saio nero.
- Cosa le posso dire? Non sarebbe la stessa cosa se sapessero che indosso un Antonio Riva o che vado in giro in Mini Cooper. Perderei, diciamo, credibilità. Le posso assicurare che però ho licenziato il mio PR del medioevo.
- Non ha nemmeno la falce.
- Non è propriamente la cosa più comoda del mondo da portarsi dietro. E poi la trovo anacronistica.
E non si abbina alle mie scarpe. Eh eh.
- Ahaha.
- Tornando a suo padre. Ho letto sul suo fascicolo che non vi vedete da ventotto anni.
- Si...
- Non ne vuole parlare?
- Non c'è molto da dire. Se ne andò quando avevo 6 anni, lasciando mia madre nella merda. Oh, mi scusi.
- Si figuri, quando ci vuole ci vuole.
- ... nella povertà più assoluta, dicevamo. Quando ho provato a ricontattarlo a diciotto anni, ho scoperto che aveva un'altra famiglia. Un'altra donna e altri due figli. Non ce la facevo proprio a vederli tutti felici, quando noi avevamo passato le pene dell'inferno. Immagino lei sa di cosa parlo.
- Più o meno. Anche se io non ho molto a che fare con quel ramo dell'azienda.
- Beh, comunque ha provato a contattarmi un paio di volte ma io non volevo vederlo. Da anni oramai non ho più notizie di lui.
- ...Non dovrei darle questa informazione ma posso dirle che non se la passa un granché. Aspetti che guardo sul cellulare. O..P...Q...R. Eccolo qui. Romoli. Mario, vero.
- Si.
- E' in Madagascar con una brutta brutta febbre.
- No.
- Lo vuole sentire?
- Posso?
- Ormai le regole le ho infrante. Intanto andrei un attimo in bagno.
- La seconda porta a destra e...grazie.

Tuu.Tuu.Tuu.

- Pronto?
- Papà?
- Carla?
- Si.
- Sei davvero tu?
- Si.
- Ma come...? Non importa. Dimmi.
- Stai bene?
-....
- Papà?
- Si, sto bene. Non ti preoccupare. Giusto un po' di febbre ma passerà. Coff, coff. Coff.
- Tutto ok.
- Si, è passato.
- Papà perché te ne sei andato? Perché ci hai lasciate?
- Carla, non piangere.
- Perché non sei tornato?
- ....
- Perché?
- Carla non è colpa tua. Coff coff. Ora posso dirtelo: tua madre mi tradiva.
- Mamma? Non ci credo. Con chi?
- Un suo collega dell'ufficio. Non avevo il coraggio di dirtelo e non volevo rovinare il rapporto che avevi con lei.
- Ma, ma...io non ne ho saputo mai nulla.
- Abbiamo deciso che era meglio così. Con volevamo farti pressioni in quella che era una situazione difficile.

[...]

- Grazie. Grazie ancora.
- Niente di che. Tenga un fazzoletto. Ora è pronta?
- P-penso di si.
- Bene. Si è preparata un bagaglio leggero come le avevo detto?
- Si. Ecco qui la borsa.
- Benissimo. Guardi io ho ancora da fare per una mezz'oretta qui in zona. Le dispiace se la passo prendere tra un po'?
- Non c'è problema.
- Perfetto. Allora a dopo. Arrivederci.
- Arrivederci.

Slam.