giovedì 16 febbraio 2012

Riprogrammato!

Non capisco.
E' una situazione insolita per un androide classe 3. Nel mio centro di memoria ho immagazzinato gran parte dello scibile umano. Dopotutto ero assegnato alla biblioteca centrale prima di essere riprogrammato come soldato. Circa 5.140.000 risultati in 0,019 secondi. Stato emotivo consistente in un senso di insicurezza, di smarrimento e di ansia di fronte a un pericolo reale o immaginario o dinanzi a cosa o a fatto che sia o si creda dannoso. E' così che i Creatori definiscono quello che sto... provando? Come può un droide di classe 3 provare qualcosa? Può un androide avere paura? Fino a 2 ore fa vi avrei citato il protocollo Andersen, capitolo VI, comma 27: “nonostante i recenti successi nel campo della neuroingegneria robotica, nessun androide o intelligenza artificiale ha le capacità di assimilare e/o produrre concetti quali identificazione cognitiva del proprio io robotico, sentimenti e/o emozioni”. Ma ora...
Non capisco. So solo che mi ritrovo a correre fuori dall'abitato urbano in preda a quella che i Creatori chiamano paura. I mie sensori distinguono chiaramente l'andatura irregolare dovuta ad una frattura al femore mai guarita di Padron Roy, la respirazione ripetuta ed affaticata di Padron Tun. 0,023 secondi. Calcolate le percentuali di eliotossine nel sangue. Possibilità che il polmone affaticato collassi: 47%. Dopotutto nella mia sesta riprogrammazione ero un robochirurgo.
Questa protuberanza addominale, figlia della mia ultima riprogrammazione rallenta il mio avanzare. 0,001 secondi. Mi raggiungeranno prima che io raggiunga l'autostrada. Filamenti facciali si intrecciano ad un vicino arbusto di psyleum selvaticus. Devo calcolare le alternative. Non posso farmi catturare. Non posso tornare lì dentro. Niente mi aveva mai spinto a disubbidire agli ordini dei Creatori. Ma ciò che ho visto lì dentro... Non posso tornare lì, da loro. Non posso.
Sono sempre più vicini. Possibilità di fuggire: inferiori al 3%. Eccoli. Sento le loro mani guantate spingermi a terra. Come riescono a vivere i Creatori percependo un'emozione come la paura? Mi sento sollevare di peso. Le mie funzioni neuronali sono ancora attive ma la mia attività motoria è ridotta a 0. Torniamo indietro. Quando siamo a 331 m li vedo. Mi stanno aspettando. Chi in piedi, chi seduto; tutti mi osservano. Vengo rimesso al mio posto ma i condotti sinaptici delle gambe vengono recisi. Sono immobilizzato. “Ecco qui. Ora non scapperà più!” Il primo di loro mi si avvicina, spinto da uno dei Creatori. La pelle rosa, la faccia tonda e rubiconda. Se non fosse impossibile direi che sto sudando. Si siede sulle mie estremità inerti. Sembra non essersi accorto della mia paura. La sua voce mi trafigge. “Io vorrei una moto volante, un cagnolino e due nuovi fratellini e...”. Mentre parla con le sue manine cattive torce la mia barba bianca in un gioco sadico. Perché la mia quattordicesima riprogrammazione doveva essere proprio quella di Robobabbo Natale?