venerdì 29 marzo 2013

Ciocco


Sono il miglior ballerino del mondo. Giuro. Non ridete. A casa mia, solo, possibilmente nudo e con le serrande abbassate, sono il miglior ballerino del mondo. Della serie che questi qui messi tutti insieme mi fanno un baffo.


Il problema sorge quando devo andare ad una festa con danze annesse.
A queste feste potrete sempre vedere la mia controfigura: Ciocco, il burattino di legno senza gambe né braccia che muove solo la testa. Ciocco è bravissimo a mimetizzarsi. Lo potete trovare al centro o ai margini della pista che ripete lo stesso identico movimento con la testa, sia il brano un Notturno di Chopin o l'ultimo singolo di David Guetta. Tanto che la maggior parte delle persone intorno a lui si domanda se non sia effettivamente sordo. Non dà fastidio a nessuno, anche se a volte indossa appariscenti cappelli. Molte volte lo potete vedere ricoperto di cappotti, essendo stato scambiato per un attaccapanni traballante.

Avendo Ciocco l'anima di Nureyev intrappolata nel suo corpo da marionetta spezzata (ed essendo quasi sempre ubriaco quando sale in pista), immagina di fare incredibili passi di danza, da far impallidire tutte le damigelle nell'area di 10 km dal punto in cui si trova. E molto spesso infatti si stupisce di come non sia letteralmente ricoperto di donne. La spiegazione è molto semplice: nel mondo reale l'unica variazione è data dall'impercettibile, a occhio umano, frequenza con cui muove la testa (al CERN c'è una macchina apposita per registrare questi cambi di frequenza).

Insomma Ciocco non ha alcuna funzione rilevante nell'ecosistema... e non è in alcun modo pericoloso se lo si lascia stare. Purtroppo questo non sempre avviene.

In natura qualsiasi essere, vivente o non, è predatore di Ciocco, quindi quest'ultimo tende a mimetizzarsi perfettamente con l'arredamento intorno a sé. Ma la natura, si sa, è crudele. Insieme a Ciocco ha creato un parassita che si ciba dell'ospite, non esitando nemmeno per un attimo nel guidarlo verso la completa distruzione: gli Amici. L'irreparabile è dietro l'angolo. La tattica è tanto semplice quanto efficace. L'ospite ignaro viene scatenato come "ariete" dal parassita per cercare di sfondare le difese delle poche ragazze in sala, quasi sempre esseri deboli che si sono allontanati dal branco. Nell'esatto momento in cui Ciocco approccia la preda con frasi come: "Scusa, non ti do la mano che ce l'ho appiccicaticcia di rum" o "Ehi bella, vuoi ballare?" (con annesso movimento della testa), il parassita si stacca dall'ospite e appare agli occhi della preda come una vera e propria ancora di salvezza.

Il povero, e totalmente ignaro, Ciocco viene a questo punto indirizzato verso il bar dove può (a spese proprie) alimentare la sua sbronza, oppure viene depositato, come una cane durante le vacanze estive, al bordo della pista, pronto a ricevere altri cappotti.

La favola di Ciocco ci vuole insegnare una preziosa regola di vita: mai fidarsi degli Amici se c'è di mezzo il sesso!







P.S. Prima ho mentito, il miglior ballerino del mondo è risaputo essere LUI!


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