giovedì 20 gennaio 2011

Errori&Linguacce

E' morto Michael Jackson, l'inventore del moonwalk. Lui sulla luna ci era sbarcato già. E' morto e per me è stato un trauma, una cosa inaspettata. Mi è venuto a mancare un pilastro del mondo che conoscevo. Un pilastro grande e solido che era lì, come Jordan in difesa. Come, come fu Gassman per i miei nonni. Gassman anche lui simbolo di qualcosa di bello che se ne è andato. Perché ti dava cose che andavano oltre il prezzo del biglietto, cose che ricorderai sempre per quanto piccole possano essere. Infatti lo ricorderò più come padrino mafioso al fianco del figlio che per altri film. Capolavori dicono tutti. Una cosa che solo i grandi ti sanno dare. Come un altro Michael, sempre Jordan. Tutti ricordano i tiri allo scadere, le palle rubate, le schiacciate in volo ma, solo pochi sanno apprezzare la linguaccia di un quarantunenne che sbaglia quella che sarà la sua ultima schiacciata in un All Star Game.Perché a volte gli errori valgono più dei capolavori. Come un a tetta sfuggita nel Superbowl. O una lettera sul mondo impazzito, di chi, a 91 anni dal mondo è stato tradito.




Tratto da un esercizio di Gennaio fatto alla Scuola di Comics.

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