giovedì 20 gennaio 2011

Il Mostro

Il mostro ne voleva di più, sempre di più. Tirava le catene per attirarlo sempre più vicino. Non poteva resister, non poteva. Il mostro aveva fame. Allora Kyle si sedette e, smanettando sulla tastiera, lo nutrì. Foto, canzoni, commenti. Ecco di cosa ci cibava. E più Kyle, e quelli come lui, passavano del tempo dentro il mostro, più anelli aggiungevano alle loro catene. Un circolo vizioso dal quale era impossibile uscire. Kyle era consapevole di essere un  succube me, non riusciva, non riusciva a staccarsi. Osservava impotente il mostro attirare a sé altre prede. Come quei pesci che attirano la loro cena con i loro organi luminosi in un mondo fatto di oscurità. E quel che era peggio, era sapere che lo stava usando per conquistarne altri, lasciandoli isolati, lì nel mondo reale. E a loro volta si isolavano quelli che dentro c'erano già. Schiavi. Ecco cosa erano. Fino a quel giorno. Sua madre entrò in camera sua, cosa che non osava più fare da tempo, brandendo la mazza da baseball del padre. Kyle capì troppo tardi cosa volesse fare, e tentò inutilmente di frapporsi. Un colpo violentissimo fece esplodere lo schermo liberandolo dalle catene. 
Urlò.




Esercizio di Novembre '09 fatto alla Scuola di Comics.

1 commento:

  1. finora, per il mio personalissimo parere, questo è il miglior pezzo...

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